CREO DUNQUE SONO

occupo questo angolo del web per parlare di ciò che amo e di quel che creo con le mie mani, del frutto della mia (tanta) fantasia e della mia (poca) esperienza... e magari ogni tanto anche di qualcos'altro...
benvenuti, sperando vi piaccia ciò che troverete qui...

domenica 18 settembre 2011

Come iniziare meglio una giornata?

Domenica, nonostante la pioggia incessante il rito della prima colazione riesce a restituirmi il buonumore e... leggo il primo sms e la gioia raddoppia... Silvia ha dato finalmente alla luce (dopo 6 giorni di ritardo) la piccola Sabrina!!! Tantissimi auguri a loro due e a papà Antonio.. che al momento resta in minoranza! Non vedo l'ora di vedere la piccola... 
Poi cosa c'è di meglio per proseguire che partecipare al blog candy di una cara amica? Monia è una persona unica, umanamente parlando, ed è una forza della natura, di quelle che ti danno una sferzata di energia dopo averci scambiato solo 4 parole... Naturalmente è anche una brava crocettina e ha indetto un blog candy per le prime 4000 visite al suo nuovo blog, in attesa che procuri un adeguato banner non posso fare altro che rimandarvi al suo blog, pieno di idee e riflessioni.
E dopo queste belle novità parlo un po' di me.. sto ricamando pochino perchè la ripresa di scuola, lavoro, attività extra e il pc che ha necessitato di riformattazione mi hanno tenuto parecchio impegnata. Al momento ho stoppato il SAL casier, purtroppo l'ultima tornata di caselline non mi ha soddisfatto per niente e credo che ne rifarò almeno la metà, il che mi ha messo in crisi creativa... Più le guardo e meno mi piacciono! A rilento anche il SAL sorpresa ma non mollo. Tra gli altri avanzamenti questo




si tratta di uno schema trovato sulla rivista Profilo, ispirato agli antichi disegni giapponesi che sono basi anche per i tatuaggi.. di solito non trovo molte cose che mi piacciono su questa rivista ma questo era proprio nelle mie corde, e avevo anche la tela adatta! Un emiane tinto a mano comprato anni fa su ebay, che ricorda molto nelle sfumature i movimenti dell'acqua... avevo bisogno di spezzare con un ricamo a tinte vivaci!
Vi ricordo che a brevissimo ricomincia il tour delle fiere della "creatività femminile" (mamma che brutto termine!), eccovi un elenco in ordine cronologico

Creattiva Bergamo
Abilmente Vicenza
Hobby show Milano

Spero di averle segnalate tutte, ne avessi dimenticata qualcuna ragguagliatemi!
Buona e riposante domenica a tutti

sabato 17 settembre 2011

L'arte della gioia

Mi trovo davvero in grosse difficoltà nel recensire questo libro, perché non c'è nulla che possa descriverne senza influenzare chi ancora non lo conosce e proprio non mi va.. Questo è un libro che va letto con la mente "vergine", scevra da pregiudizi, preconcetti, preamboli, prefazioni e qualsiasi altro pre- possa esistere.
Perciò ho deciso che scriverò solo ciò che mi ha lasciato in sensazioni ed emozioni, e se sulla base di questo deciderete di prendere in mano questo romanzo ne sarò molto soddisfatta: suggerito da un'amica fidata che ben conosce i miei gusti, non ne conoscevo minimamente l'autrice, a primo impatto ho pensato che con un nome così "oneroso" doveva essersi sentita subito in dovere di fare qualcosa di importante, non poteva essere certo una persona insignificante. E non lo era di sicuro. Se posso usare una parola sola che rappresenti questo libro è Libertà. Questo è ciò che ho assaporato in maggior parte dalla storia, insieme all'intelligenza viva della protagonista, l'intelligenza che mette tutto in dubbio perché di tutto vuole sapere per poter essere artefice della propria vita. Mi ha appassionato tanto, anche se non ho amato particolarmente la protagonista, della quale si possono spesso reputare discutibili azioni o pensieri. Ma l'insegnamento principale sta tutto nel titolo; l'arte della gioia non è facile ma è quella che ti permette di amare la Vita sempre e comunque, di trarne ogni cosa buona ti può dare anche nei momenti peggiori, di non perdere passioni e sogni e riuscire il più possibile ad essere sé stessi, ma sopratutto... di Amare nel senso più ampio e completo del termine.
Lo so, non ho detto granchè per invogliare a leggere e dirvi che il libro mi è piaciuto immensamente e la protagonista meno non aiuta.. Ma credo proprio sia impossibile non trarre un qualche minimo beneficio da questa lettura... Credo che, sopratutto per le donne, ognuna di noi si possa riconoscere in almeno un aspetto di questa storia, sentirsene coinvolta nel proprio intimo e trarne qualche riflessione degna di nota.
E' la storia di una donna e non solo, la storia di una nazione e non solo, la storia di una società e non solo... Un romanzo di gran valore umano pubblicato postumo e troppo sottovalutato dai suoi contemporanei, forse proprio perché troppo "libero".  Di più non dico, se vi ho incuriosito abbastanza leggetelo e poi fatemi sapere le vostre impressioni, mi farà un gran piacere.

lunedì 12 settembre 2011

Riflessione sulla riflessione

Lo spunto mi viene dal blog di Kat, conosciuta per la comune passione delle xxx ma con la quale mi sono spesso confrontata su molti argomenti, non necessariamente trovandoci sulle stesse posizioni, ma sempre nel rispetto reciproco. L'occasione della riflessione viene data dalla fresca ricorrenza dell'11 settembre e del conseguente uso che si fa dei nostri spazi virtuali al riguardo di argomenti seri o meno seri. Leggete prima il post di Kat per meglio capire e non essere fuorviati solo da ciò che scrivo io, qui riporto il mio commento al suo post adattato ed ampliato. 

"...ricordo benissimo il "mio vissuto" di quell'11 settembre.. Non ero davanti alla tv, ma quando è arrivato a casa mio marito dicendomi che aveva sentito del primo aereo che aveva colpito il WTC gli ho chiesto se scherzasse.. poi ho acceso la tv... e con mio figlio minore in braccio con la pelle d'oca ho seguito tutto il resto, sudando freddo, piangente ed incredula.. Ho dei parenti a NY e per molti giorni non ne ho saputo nulla, finché non ho potuto scorrere l'elenco delle vittime in cui per fortuna non c'era nessuno... Questo è stato il mio 11 settembre, e ogni anno ci penso e lo rivivo con quella pelle d'oca... Oggi ho rivisto dei documentari, ne ho parlato in casa... Non credo che il non pubblicare nulla al riguardo su blog o fb significhi fregarsene.. Fino ad un paio d'anni fa anch'io parlavo di tutto e pubblicavo qualsiasi cosa ritenessi valida per spingere la gente a "pensare".. In parte lo faccio ancora, ma ho deciso di essere più selettiva, in tutti i sensi. Io posso scegliere e decidere di cosa parlare, quando e a chi far leggere ciò che pubblico, (e ricordiamoci che la "platea virtuale" a cui ci esponiamo è immensa) uso questa libertà sempre nel rispetto altrui, e a maggior ragione da quando gestisco un blog ho deciso che la uso come faccio nella vita quotidiana. Cioè se ritengo giusto e ho voglia di parlare seriamente con qualcuno lo faccio se no amen.. Ho capito che se una persona decide di usare uno spazio virtuale per parlare di un argomento ed uno soltanto non significa che per il resto sia una persona vuota dalla vita vuota, semplicemente al mondo vuol far conoscere solo una parte di sè. Altrettanto ho capito che proprio chi strascrive e straparla di tutto in rete spesso non ha molti interlocutori nella vita reale, e questo fa davvero tristezza. Perciò non considero ciò che di quella persona NON vedo o leggo qui, ma quel che vedo e basta, giudicare qualcuno solo perchè non ha scritto nulla di serio sulla ricorrenza del giorno ritengo sia molto superficiale. Certo questa è una conclusione a cui sono arrivata dopo che il mio uso e la mia conoscenza di internet hanno subito un'evoluzione, prima la pensavo in toto come Kat. Ed è anche vero che soprattutto fb presenta un sacco di possibili strumentalizzazioni, non sopporto più il "se sei etc. etc.. condividi" che implicitamente esprime un giudizio su ciò che invece non sei se non condividi.. ma davvero è un link pubblicato o meno il nostro biglietto da visita? No grazie. Se mi va lo faccio, se no no e non mi ritengo per questo menefreghista. Se uno vuol leggere il mio limitato blog lo fa se no può passare oltre, non mi sento per questo svilita nè stupida, ci son moltissimi altri modi anche più attivi e concreti nella vita reale per onorare e commemorare. Questo senza sminuire il valore della condivisione in rete che è altissimo e utilissimo in molte situazioni.
Ad esempio per far cultura (nel senso più letterale del termine). Ma a questo pochi pensano, invece è proprio la cultura che un domani può far la differenza per tutti."

Aggiungo: l'aspetto culturale è secondo me fortemente sottovalutato. In media si considera internet solo come veloce mezzo di comunicazione e intrattenimento (escludendo l'uso professionale, ovvio), l'aspetto di "condivisione della conoscenza" è relativo: per dirne una, praticamente tutti sanno cos'è facebook, ma quanti conoscono anobii? Wikipedia potrebbe essere uno strumento fondamentale, peccato che alcune voci sono descritte e verificate in modo lacunoso e/o approssimativo, i traduttori per motivi tecnici non sono sicuramente adatti per imparare le lingue in maniera seria, etc. etc. Però io da internet ho imparato tantissimo; dipende da come ti approcci a questo mezzo. Io adoro approfondire qualsiasi spunto mi si dia, mi spinge la curiosità, la fame di sapere. Ho sempre approfondito ciò che mi stimolava, lo facevo già sui libri consultando qualsiasi bibliografia inerente un determinato argomento, figuriamoci in rete dove la possibilità di informarsi e ampliare la propria cultura è praticamente infinita. Anche la possibilità di imbattersi in informazioni errate è positivo, perchè permette un ampio confronto in tempo quasi reale, e accresce lo spirito critico. Ma quanti usano internet con questo spirito? Molti sicuramente, mai abbastanza certamente. Di questo si dovrebbe occupare seriamente chi "gestisce" la rete, invece di sfruttarne solo l'aspetto propagandistico o economico. Ma come al solito parlo di utopie!
Aggiungo: riguardo alla gestione individuale di blog, social network, forum etc... Penso molto semplicemente che chi è superficiale nella quotidianità lo è anche qui e idem per  il contrario.  Chi è anaemotivo o insensibile a certi argomenti nella vita reale difficilmente si sensibilizzerà grazie ad un link condiviso su fb, o ad una citazione di attualità su un forum, sono persone a cui bisognerebbe sbattere il grugno direttamente sulle  rovine del WTC o portarli negli ex campi di concentramento per "umanizzarli" un attimino.  Gli argomenti sensibili fanno leva sulle persone sensibili, e con ciò non voglio dire che gli altri siano senza speranza. Ma è anche assurdo giudicare le conoscenze virtuali solo da ciò che mostrano in questo mare, ognuno di noi è molto di più in bene e in male, lo schermo del pc è un filtro paragonabile a volte ad uno specchio deformante e come tale altamente ingannevole come l'esperienza mi ha dimostrato. La parola d'ordine per me ora è SELEZIONARE, argomenti, interlocutori, momenti e situazioni, serio o faceto. Libertà di scelta nel rispetto altrui. Tutto questo per me significa essere me stessa senza necessariamente mettere tutto ciò che mi riguarda alla berlina. Usiamo internet nella sua accezione più positiva, non demonizziamolo ma non facciamone il centro della nostra vita o il metro di giudizio esclusivo delle persone. Almeno non sempre. Ad esempio chi fa lo stronzo qui facilmente lo è anche nella vita reale... Ma questa è un'altra storia...